La cucina italiana è patrimonio immateriale Unesco

15/12/2025

Confcommercio Toscana esprime grande soddisfazione per il riconoscimento ufficiale della Cucina Italiana come Patrimonio immateriale dell’Umanità, sancito il 10 dicembre 2025 a New Delhi. Marinoni: "un traguardo storico, perché la cucina italiana è la prima al mondo a essere premiata non per una singola ricetta, ma per il suo valore culturale, sociale e simbolico". Il risultato è frutto di un lungo lavoro promosso da FIPE-Confcommercio e sostenuto da istituzioni, associazioni, imprese e cittadini. Fondamentale il contributo degli operatori del settore, dai ristoratori agli artigiani del gusto, che ogni giorno valorizzano tradizione e innovazione. Il riconoscimento conferma la cucina italiana come modello culturale e identitario, capace di unire territori, generazioni e stili di vita.

Grande soddisfazione di Confcommercio Toscana per l’inserimento ufficiale della Cucina Italiana nel Patrimonio immateriale dell’Umanità, sancito il 10 dicembre 2025 a New Delhi dal Comitato intergovernativo dell’UNESCO.

“La nostra cucina è la prima al mondo a ricevere questo titolo non per una singola ricetta o specialità, ma per il suo valore culturale, sociale e simbolico – spiega il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinonila nostra associazione di categoria si è spesa molto, attraverso la federazione dei pubblici esercizi Fipe, per arrivare a questo risultato, che ora celebriamo insieme a tutti gli operatori del settore: ristoratori, chef, pizzaioli, pasticceri, baristi e quanti altri ogni giorno, con passione e professionalità, mettono in tavola la qualità, la tradizione e l’innovazione che hanno reso grande la nostra gastronomia nel mondo. Questo traguardo è anche merito loro”.

 

La candidatura è il risultato di un impegno condiviso che ha visto la collaborazione delle Istituzioni (MASAF, Ministero della Cultura, MAECI, ANCI e molte altre realtà), insieme ad associazioni, imprese, cittadini e numerosi rappresentanti della società civile.

 

FIPE Confcommercio ha promosso e sostenuto la candidatura con numerose iniziative, l’ultima delle quali la campagna avviata lo scorso 18 novembre, che ha coinvolto oltre 10.000 ristoranti in Italia e all’estero, proponendo piatti dedicati alla valorizzazione del patrimonio gastronomico nazionale e coinvolgendo direttamente i territori nella celebrazione di questa eccellenza.

“Il riconoscimento della cucina italiana patrimonio dell’umanità è un risultato straordinario, frutto di un’azione di sistema coordinata dal MASAF e dagli altri enti istituzionali coinvolti a cui va il nostro ringraziamento e la riconoscenza dell’intero comparto. Auspichiamo che questo risultato rappresenti una best practice per il futuro, perché testimonia come l’Italia sia in grado di fare rete per raggiungere ambiziosi obiettivi”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio. “Questo riconoscimento testimonia come l’intero sistema economico-produttivo espressione della cucina italiana non sia solo un’attività economica, ma un condensato di valori, che identifica un modello culturale e stili di vita, capaci di coniugare qualità, biodiversità, stagionalità, testimonianza di una tradizione depositaria di valori culturali universali che unisce generazioni ed esperienze familiari, locali e globali”.

 

La prossima Giornata della Ristorazione, un’iniziativa che dal 2023 celebra i valori dell’ospitalità, dell’accoglienza, della cura e del rispetto per il territorio, sarà quindi l’occasione per celebrare un traguardo che genera una dimensione di edificazione identitaria, di superamento dei confini e delle barriere, di dialogo tra persone, luoghi e tempi, generando un patrimonio collettivo che appartiene al Paese.