Terziario Donna Confcommercio alla “Toscana delle Donne”
19/11/2025
La presidente Donatella Moica è intervenuta al panel dedicato ai temi dell’economia, dell’imprenditoria inclusiva e di nuovi modelli di sviluppo portando la sua esperienza nel mondo associativo: "le associazioni di categoria sono luoghi di incontro, crescita e ispirazione e agiscono da centri aggregatori. Confrontandosi con chi ha già vissuto percorsi simili, si può trasformare un’idea in un progetto concreto di indipendenza economica, capace magari di coinvolgere altre donne.». Ha poi affrontato il tema della generatività d’impresa, su cui Terziario Donna sta lavorando da qualche tempo: "un modello d’impresa che non si limita a guardare ai propri risultati interni, ma vuole creare valore per il territorio, per la comunità e per le persone che ne fanno parte”.
Un sistema economico più inclusivo dal punto di vista finanziario, umano e relazionale porta benefici concreti per tutti. Occorre però l’impegno delle istituzioni, delle imprese e di tutti gli altri attori sociali per cambiare la cultura imprenditoriale integrando meglio e di più la componente femminile.
Di questo si è parlato a Firenze il 18 novembre 2025 nella tavola rotonda organizzata a palazzo Strozzi Sacrati nell’ambito della rassegna regionale “La Toscana delle donne”. Un appuntamento a cui ha preso parte anche la presidente di Terziario Donna Confcommercio Toscana Donatella Moica, insieme alla presidente Nazionale dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda (Aidda) Antonella Giachetti, al professore associato di Diritto tributario dell’Università di Firenze Philip Laroma Jezzi e al direttore per la Competitività territoriale della Regione Toscana Paolo Tedeschi.
“La libertà economica e personale è una condizione essenziale per prevenire e contrastare la violenza di genere – sottolinea la presidente delle imprenditrici di Confcommercio Toscana Donatella Moica - E questo è alla base anche del contrasto alla violenza di genere, una piaga che oggi pesa sulla nostra società. Nel momento in cui le donne – ma in generale tutte le persone – sono libere di scegliere come vogliono stare, con chi vogliono stare, e soprattutto sono in grado di sostenersi, allora diventano davvero libere”.
Un contributo reale alla “liberazione economica” delle donne viene dalle associazioni di categoria: “Sono luoghi di incontro, crescita e ispirazione – ha detto la Moica - Agiscono da centri aggregatori: qui le persone si ritrovano, trovano stimoli, sostegno e nuove idee per sviluppare i propri progetti d’impresa e di vita. Confrontandosi con chi ha già vissuto percorsi simili, possono trasformare un’idea in un progetto concreto di indipendenza economica, capace magari di coinvolgere altre donne.»
L’impresa generativa: un nuovo modello che guarda “oltre”
Nel suo intervento, Moica ha portato anche un concetto a cui Terziario Donna lavora da tempo: quello di impresa generativa. “Si tratta di un modello d’impresa che non si limita a guardare ai propri risultati interni, ma che ha l’obiettivo di creare valore per il territorio, per la comunità e per le persone che ne fanno parte. Un’impresa generativa investe in relazioni, in sostenibilità, in benessere: è un’impresa che lascia un segno positivo, che genera opportunità e crescita condivisa”.
Un approccio moderno e responsabile, perfettamente coerente con lo spirito de La Toscana delle Donne, in cui l’impresa femminile si conferma un motore di innovazione sociale oltre che economica. Così, valorizzare le donne e promuovere politiche di cambiamento vale a costruire una società più equa, aperta a nuovi modelli di relazioni improntati all’empatia e all’attenzione alle persone..
“Il di più e lo specifico che le donne aggiungono al mondo dell’imprenditoria – nelle parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è proprio la loro capacità di leggere in modo trasversale e non convenzionale i cambiamenti della società e dei modi di produrre e fare, riuscendo a trovare sintesi brillanti fra le esigenze della competitività e rispetto della dimensione umana in una catena del valore dove al centro c’è sempre l’unicità del contributo che ogni persona può dare”.
“Nel progetto Toscana delle donne, arrivato al quarto anno – spiega la giornalista e ideatrice Cristina Manetti - abbiamo sempre inserito il tema del lavoro: è uno dei temi fondamentali quando si parla di cammino di crescita delle donne della società. Parliamo anche di inclusione e autonomia finanziaria e fa piacere prendere atto che aziende altamente specializzate siano oggi consapevoli dell’indispensabile contributo che le donne sanno offrire alla crescita dell’imprenditorialità anche in ruoli apicali, senza mai dimenticare che al di là del tetto di cristallo che si rompe c'è anche importanza dello specifico contributo di energia e creatività femminile in tutti gli ambiti e livelli lavorativi”.
